COMPRARE UN'AUTO CONVIENE?

Pubblicato il 1 luglio 2023 alle ore 10:44

In un mondo nel quale la mobilità evolve di continuo, sempre più persone si chiedono se ancora ha senso acquistare un'auto oppure no. Fino a pochi anni fa, la macchina nuova era considerata uno status symbol, al pari della casa di proprietà. Ma ora, le nuove abitudini di vita, l'innovazione tecnologica, le diverse modalità di possesso e di sharing, e i costi crescenti per comprare e mantenerla fanno sorgere dubbi ai potenziali acquirenti.

Perché sempre più persone rinunciano ad acquistare un'auto? Perché molte persone rinunciano a comprare un'auto?

Può arrivare a perdere il 30% del proprio valore subito dopo l'acquisto e, nel caso in cui si scelga il pagamento a rate, si potrebbe arrivare a un paradosso: dopo un determinato periodo di tempo, l'ammontare delle rate ancora da pagare andrebbe a superare il valore di mercato effettivo dell'auto, in quanto veicolo usato.

Ci sono diversi modi per acquistare un'auto nuova: si può dare un grosso anticipo oppure si può pagare a rate. Nel primo caso, perdiamo una buona fetta della nostra liquidità disponibile, e nel secondo caso torniamo al paradosso di continuare a pagare ogni mese per un'auto che ha un valore di mercato inferiore al totale delle rate rimanenti. Oltre al prezzo d'acquisto, bisogna inserire nella propria pianificazione una voce ingente che si ripete ogni anno per bollo e assicurazione, costi che, a seconda della propria età, del modello e del luogo in cui vive l'acquirente, possono facilmente superare i mille euro all'anno, per un totale che oscilla tra i 10.000 e i 15.000 euro in 14 anni, l'aspettativa di vita media di un'automobile. A queste voci dobbiamo poi aggiungere tasse e costo dell'immatricolazione, nel caso di un'auto nuova, o del passaggio di proprietà per auto usate, arrivando a svariate centinaia di euro. C'è infine il mantenimento del mezzo, che può portare a sborsi per migliaia di euro in caso di guasti o di danni, a prescindere che vengano causati dal proprietario o da altri, in caso di incidente. Inoltre, è vero che l'assicurazione attua un rimborso, ma in genere copre solo una parte dei costi per la riparazione. Se poi l'auto è proprio inutilizzabile dopo un sinistro, i soldi dell'assicurazione non saranno sicuramente sufficienti per comprare un nuovo veicolo, perché il rimborso sarà calcolato sul valore di mercato al momento dell'incidente.

Dopo aver visto i contro dell'acquisto di un'auto, vi starete chiedendo: "Ma quanto costa comprare un'auto a rate? Posso rivenderla? Se sì, entro quando?"

Prendiamo come esempio l'auto più venduta in Italia, la Fiat Panda. Oggi parte da 14.100 euro in promozione. Acquistarla a rate significherebbe spendere 2.250€ come anticipo e poi 129€ ogni mese per 60 mesi. Inoltre, durante questi 60 mesi, bisognerebbe mettere da parte altri 6.600 euro per la rata finale residua. In totale, anche se il valore dell'auto è di circa 14.000 euro, dovremo spendere quasi 16.600 euro a causa degli interessi che si trovano in quasi tutte le offerte, sotto forma di TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), due tra gli elementi costitutivi di un prestito o di un mutuo.

In questo specifico caso, il tasso fisso (TAN) è al 6,99%, mentre il TAEG corrisponde al 9,56%. E se, dopo i 5 anni necessari per comprarla, volessi vendere la mia Panda, quanto potrà incassare? Se un'auto appena uscita dal concessionario perde tra il 25 e il 30% del proprio valore d'acquisto, dopo 5 anni viene eroso circa il 65% del valore. Quindi, per questo modello, potremmo chiedere poco meno di 5.000 euro per la vendita. E se attendiamo 8 anni dall'acquisto, il valore crolla dell'80%, il che significa rientrare di circa 2.800 euro. Quindi, se volessimo avere un'auto di proprietà, potrebbe convenire puntare sulle auto con almeno cinque anni di vita, in modo tale da comprare un mezzo ancora performante ma che avrebbe già scontato circa due terzi del proprio prezzo da nuovo. In sostanza, è meglio acquistare senza finanziamenti, ma pagando il totale del valore dell'auto, così da evitare gli interessi.

Quanto si spende per spostarsi se non compro un'auto?

Quanto spendo per spostarmi? Una premessa è d'obbligo: non è semplice fare un calcolo preciso, ma possiamo analizzare alcune opzioni per avere un'idea molto vicina alla realtà. Prendiamo l'esempio di Milano, la seconda città più popolosa d'Italia, dove è possibile vivere e spostarsi senza un'auto.

Per gli spostamenti brevi sui mezzi pubblici, c'è l'ampia offerta di Trasporto Pubblico, che va dai tram passando per gli autobus elettrici, arrivando alla metropolitana. Per l'abbonamento urbano straordinario, spendiamo 330 euro l'anno per integrare il servizio del trasporto pubblico.

Sugli spostamenti brevi, è possibile appoggiarsi alle società che offrono monopattini in sharing. Un abbonamento mensile si aggira sui 40 euro, ma si può noleggiare il singolo monopattino secondo il bisogno, per 19 centesimi al minuto. Discorso simile per le bici in sharing, che costano 10 euro al mese oppure 80 euro per tutto l'anno.

Per gli spostamenti di media lunghezza, abbiamo poi gli scooter elettrici in sharing, che costano in media 10 euro all'ora e 30 euro al giorno. Se poi passiamo al mondo delle auto per spostarci in città, siamo in media sui 12-13 euro l'ora e sui 50 euro al giorno con Car Sharing come Enjoy osher.

Aggiungiamo 50 euro al mese per spostarci in taxi o con Uber, e raggiungiamo una spesa mensile che può andare dai 200 ai 300 euro al mese, a seconda delle necessità.

Per coloro che vivono in città ben servite dai mezzi pubblici e dai servizi di sharing, sembra essere molto più conveniente affidarsi a questi.

Per gli spostamenti nella quotidianità, la situazione è diversa per coloro che abitano in periferia o in piccoli paesi poco serviti. In questi casi, è più probabile che sia necessario affidarsi a un mezzo di proprietà per potersi spostare.

 


Noleggio a lungo termine, quali servizi sono compresi nel canone?

Nel canone mensile del Noleggio a Lungo Termine è compresa la Garanzia Assicurativa RCA (con Furto e Incendio), i danni al veicolo e l’assistenza telefonica 24/24 in caso di incidente.
Nel canone mensile del Noleggio a Lungo Termine, è possibile aggiungere un cambio gomme invernale (oltre alle gomme estive che l'auto monta). Il servizio include anche la convergenza, l'equilibratura e lo stockaggio.
I tagliandi prestabiliti e i guasti di tutti i giorni, saranno una spesa che gestirà la società di noleggio.
 

 

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Valide alternative sono il leasing e il noleggio a lungo termine. Il leasing, una soluzione ormai disponibile presso quasi tutte le case automobilistiche, anche per i privati, prevede che il veicolo rimanga di proprietà della casa automobilistica, ma viene affidato al cliente, il quale paga una rata mensile. Le rate corrispondono al prezzo dell'auto più un eventuale quota per gli interessi, a seconda del contratto. Nella tariffa mensile possono essere incluse anche spese di manutenzione e assicurazione. Dopo un determinato periodo, che può variare da 1 a 3 anni, il cliente può scegliere se acquistare l'auto pagando il valore residuo, oppure restituirla e scegliere un modello differente. Al tempo stesso, però, il leasing rischia di essere parecchio dispendioso, a causa del costo di apertura del contratto, delle assicurazioni obbligatorie e degli interessi da pagare sul veicolo. Inoltre, molto spesso, nel contratto di leasing è imposto un limite ai chilometri percorribili in un anno, oltre i quali è necessario pagare delle penali.

Il noleggio a lungo termine, invece, al contrario del leasing, non richiede una rata iniziale. Include nel canone mensile anche le spese di manutenzione, ma non permette di riscattare il veicolo al termine del tempo stabilito dal contratto. Il noleggio è vantaggioso perché permette di pagare in un'unica rata tutte le spese legate all'auto e perché, in caso di manutenzione o malfunzionamenti, è possibile avere una macchina sostitutiva e una garanzia sulla riparazione. D'altro canto, però, il noleggio non consente di accedere a vantaggi fiscali né di acquistare il veicolo, ed è possibile che si debbano pagare spese di ripristino al termine dell'utilizzo.

Ricapitolando, le auto sono tra i beni che si svalutano di più dopo essere state comprate. Hanno costi importanti per l'acquisto e anche per assicurazione e bollo. Inoltre, chi pianifica l'acquisto di un veicolo deve mettere in conto anche i costi per il mantenimento e per riparare eventuali danni o malfunzionamenti. Se proprio si vuole acquistare di proprietà e contenere i costi, il consiglio è puntare sui mezzi con almeno cinque anni di vita, perché hanno già perso circa il 65% del proprio valore, possibilmente evitando rate e relativi interessi.

Nei luoghi serviti da servizi di bike, scooter e Car Sharing, come Milano, Roma e altre grandi città, è possibile spostarsi sia nel centro sia nei dintorni con circa 200-300 euro al mese, a seconda delle necessità e della percorrenza. Se invece si vive in paesi più piccoli, dove non ci sono servizi di trasporto pubblico capillari e Car Sharing, in quel caso l'automobile resta il mezzo più consigliato.

Due possibilità per evitare i problemi legati alla svalutazione sono il leasing e il noleggio a lungo termine. Queste due soluzioni, però, rischiano anche di portare a spese più elevate.

Tutto chiaro? Bene, allora al prossimo episodio!

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